“Egli fa concorrere tutto al bene di coloro che lo amano” (Rom 8,28)

 

Cari parrocchiani, cari genitori,
... cari tutti che siamo rinchiusi nelle nostre case...

Queste parole della lettera di san Paolo, mi ritornano continuamente alla mente in questi giorni. Egli! Dio! Egli non ha per ciascuno di noi un amore generico, ma un amore personale e speciale e fa concorrere tutte le cose al bene, in coloro che lo amano.

Penso a voi genitori che siete le persone più toccate da questa situazione, oltre agli ammalati e alle loro famiglie. Dovete inventarvi modi intelligenti, comunicativi e costruttivi per riempire il tempo dei bambini, dei ragazzi. I giovani sono più autonomi, è vero, ma non per questo più sicuri e sereni. Penso ad alcune persone anziane, non sempre autonome, che sono costrette a rimanere in casa con disagi accresciuti a causa della situazione di isolamento.

In questo cambiamento radicale e repentino della storia, non solo nostra, ma dell’umanità intera, non possiamo non lasciarci scuotere dalle parole provocatorie di san Paolo: è possibile che tutto possa essere raddrizzato dal Signore, verso il bene, in coloro che lo amano? E io, lo amo? E chi non lo ama? Fino a che punto? I cambiamenti a livello sociale, economico, sanitario... sono già evidenti...ma non sappiamo fino a che punto cambieranno in meglio la nostra esistenza futura.

Un medico intelligente ci raccomandava di guardare il meno possibile le notizie e le informazioni con un atteggiamento ripetitivo, con quel sentimento di ansia e di paura; invitava invece ad ascoltare e a gustare della bella musica, di guardare un bel film, di leggere un romanzo che avevamo messo da parte. Questo atteggiamento positivo ci aiuta a ricaricarci di adrenalina e a reagire in modo costruttivo.

Oggi celebriamo la festa di san Giuseppe; è la festa dei papà o dei babbi, come si dice in Toscana! San Giuseppe è anche il patrono della Chiesa universale. Questa sera alle ore 21,00 reciteremo il Rosario e metteremo una candelina alla finestra per unirci insieme nella preghiera. Com’è bello percepire che la Comunità parrocchiale è viva e presente nelle “chiese domestiche”, nella vita delle famiglie, nella concretezza del quotidiano; la gioia di ritrovarsi insieme, quando ci sarà di nuovo permesso, sarà ancora più grande. In ogni spazio familiare possiamo adorare il Signore!

Noi ci rimbocchiamo le maniche con intelligenza e creatività, ma affidiamo tutto a Lui.
Restiamo uniti
!

Padre Sandro, padre Lwanga, padre Giuliano insieme alla comunità degli Assunzionisti.