VEGLIA di PREGHIERA in PIAZZA SAN PIETRO

..TESTIMONIANZA DI ALCUNI PARROCCHIANI..

 

Sabato 3 ottobre tutte le famiglie, attraverso le loro Diocesi, sono state invitate a Roma in P.zza S. Pietro per pregare insieme al papa; l’indomani 4 ottobre, festa di S. Francesco, si sarebbe aperta la seconda tappa del Sinodo. I Padri e i Laici sinodali, presa visione del materiale (Instrumentum laboris) elaborato dalle famiglie durante la prima tappa, si esprimeranno sulle sfide lanciate alla famiglia di oggi. Niente è stato fatto, né si potrà fare senza un intervento speciale dello Spirito Santo.

E proprio per accompagnare i Padri e i Laici sinodali in questo difficile compito è stato mobilitato tutto il popolo di Dio che, in qualsiasi luogo o condizione esso si trovi, si riunirà in preghiera con l’unanime scopo d’invocare la Luce dello Spirito Santo che è il vero protagonista di questa immensa opera di rinnovamento. Con la determinazione propria di chi sa che quando due o più persone sono riunite in nome del Signore, Questi è in mezzo a loro, chiediamo come dono il riconoscimento del ruolo che spetta alla famiglia nella comunità degli uomini. Il Papa ha desiderato che fosse espressa ai Padri e ai Laici sinodali anche la vicinanza fisica e ha riunito lì in S. Pietro babbi, mamme, bambini, nonni, giovani e vecchi, sani e malati, rappresentanti di associazioni e di istituzioni, per essere visibili e pregare insieme. Si apriva così il preludio alla seconda tappa del Sinodo che ufficialmente sarebbe iniziato l’indomani mattina.

Eravamo tantissimi, convenuti da varie parti d’Italia con pullman messi a disposizione dalle Diocesi; da Firenze città, ne sono partiti 7. La Diocesi di Fiesole si è distinta per il numero dei partecipanti: erano più di mille! La nostra parrocchia era presente con una piccola rappresentanza che comunque portava con sé il desiderio di partecipazione spirituale della nostra comunità.

La giornata è stata abbastanza faticosa, anche se passata in serena allegria, per le lunghe ore di viaggio in pullman, per il frettoloso pranzo a sacco consumato in piedi nella piccola piazza della Stazione S. Pietro, per la folla che premeva in file interminabili per avvicinarsi alle transenne di P.zza S. Pietro in attesa dei controlli al Metal-detector, per la mancanza di spazio che non permetteva neppure ai ragazzi di sedersi sul selciato, per i numerosissimi passeggini resi culle per i più piccoli che dormivano beati fra tanto chiasso…eppure, tutto è scivolato liscio senza alcun malumore, né mormorazione o scortesia almeno per quello che potevamo notare.

Genitori e figli erano consapevoli di quello che stavano facendo ed avevano i volti sorridenti: si consideravano dei privilegiati. Questo è il miracolo di chi crede, di chi attende il Dono di riuscire ad amare, di chi si scopre fratello dell’altro.

Finalmente in piazza dentro le transenne, seduti su poltroncine! Ad ognuno é toccato una candela, un braccialettino di stoffa a mo’ di prima posta del Rosario ed un libretto di preghiere preparato dall’Ufficio famiglia della Cei intitolato “Le famiglie illuminano il Sinodo”.