LA LETTERA DEL CARD. BETORI AI FEDELI

PASQUA 2020

 

"Ho pensato che come vescovo non potevo non dire una parola di orientamento e di conforto al mio popolo". Lo scrive il cardinale Giuseppe Betori, nella lettera rivolta ai fedeli in preparazione alla Pasqua. 


"La pandemia che sta sconvolgendo il nostro Paese e il mondo - scrive Betori - è entrata all’improvviso con i suoi effetti anche nelle nostre vite e ci ha costretto a mettere da parte comportamenti consolidati e a dare forma nuova alle nostre giornate."

La rinuncia a partecipare ai sacramenti, ricorda l'arcivescovo, "è un atto di carità: non lo dimentichiamo! È esprimere nella vita quella carità che è il cuore e il frutto dei sacramenti". "Sappiamo  - spiega Betori - che questo sacrificio lo stiamo facendo per responsabilità sociale, anzi come un atto di carità verso i nostri fratelli più fragili, che verrebbero travolti dall’ulteriore diffusione del virus, come pure verso coloro che se ne prendono cura, nella sanità e nel volontariato, a cui non possiamo chiedere di caricarsi di ulteriore fatica in un impegno giornaliero già molto gravoso".

Betori propone quindi un itinerario spirituale per vivere la Settimana Santa, che si apre con la Domenica delle Palme: "Non potendo compiere i gesti esteriori della partecipazione ai riti, non manchi questa partecipazione della mente e del cuore, per tenerci uniti a quanto il Padre ha fatto per noi nel suo Figlio e a vivere la comunione tra noi in un legame spirituale che la separazione fisica non deve distruggere, ma piuttosto rafforzare, in vista di quando potremo e dovremo dare più profondo significato, più viva partecipazione e più concreta proiezione nella vita alle celebrazioni assembleari che riprenderemo non appena ce ne verrà data la possibilità".

E l'esortazione ai fedeli, "a unirsi spiritualmente alle celebrazioni, avvalendosi anche della possibilità di seguire quelle del Santo Padre, trasmesse dalle reti televisive, in particolare Tv2000, e poi quelle che, collocate appositamente in orari diversi, presiederò nella nostra Cattedrale, visibili nei siti della diocesi, di Toscana Oggi e di Radio Toscana. Agli stessi fedeli, in particolare alle famiglie, segnalo che la diocesi sta diffondendo sussidi per la preghiera in casa".

Infine, uno sguardo al futuro: questi tempi difficili devono "cambiare i nostri occhi e il nostro cuore e, a cominciare da oggi per continuare dopo, a vivere con negli occhi lo stupore e nel cuore la gratitudine. Ma la consapevolezza di vivere nel dono deva anche far maturare la responsabilità di farci dono agli altri".

Grati al nostro Arcivescovo per le parole che ci invia, e che ci aiuteranno a vivere questa Settimana Santa! Per leggere il testo completo, clicca qui.